Gossolengo, cittadini pronti a una “class action” contro il bitumificio
12 Giugno 2015 14:00
I cittadini di Gossolengo sono pronti a una class action, senza partiti, senza bandiere, se non quella del parco del Trebbia. Si dicono pronti a tutto, pur di non vendere le proprie case, e lo hanno ribadito forte e chiaro all’incontro pubblico di ieri sera nel salone parrocchiale del paese. Manca un pugno di giorni alla Conferenza dei servizi che si riunirà martedì in Provincia per stabilire in forma definitiva quale sarà il futuro del polo estrattivo tra Molinazzo e La Rossia: il tempo dunque stringe e referenti del comitato “No al bitume, sì al parco” sono pronti a sparare le ultime cartucce perché venga scongiurata l’ipotesi di un impianto di produzione di conglomerato bituminoso nei piani della Ccpl Inerti dal 2008 e che, da marzo, è stato oggetto di fortissima contestazione da parte dei residenti.
In tre mesi, i cittadini hanno cercato di correre ai ripari: raccogliendo 1.298 firme in pochi giorni, ad esempio, alle quali sono state aggiunte altre 729 adesioni, sottoscritte in un solo fine settimana, perché la mobilitazione arrivasse alla presidenza del parlamento europeo a Bruxelles. “Questa è la nostra ultima chance – hanno detto i cittadini -. Altrimenti, se non fermeremo l’impianto, non ci resterà che vendere le nostre abitazioni”.
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