Accoltellato via Alberoni. Titolare del bar: “E’ toccato anche a noi”
02 Luglio 2015 11:41
“Erano le 22 quando ho ricevuto la telefonata di mio figlio: papà hanno accoltellato un uomo nel bar. Mi trovavo in campagna e mi sono precipitato a Piacenza per capire cosa fosse successo”. A parlare è Gianluca Castellini, titolare del bar Sport di via Alberoni. Un locale storico della città, che tutti conoscono, dove ieri sera verso le 22 un tunisino è stato accoltellato alla gola da un connazionale – poi fuggito e successivamente catturato e arrestato dalla polizia in via Cavour – a causa di una lite tra i due.
“Non era mai successa una cosa del genere – racconta Castellini alle telecamere di Telelibertà –; abbiamo sempre cercato di tenere il bar “pulito” chiedendo ai clienti di comportarsi in un certo modo. Ma non possiamo impedire alla gente di entrare: in passato, qualche volta, abbiamo provato a farlo, ma rischiando ripercussioni anche a livello personale”.
Castellini conosceva i due perché ogni tanto frequentavano il bar per giocare alle slot machine. Non sa spiegarsi il motivo di un gesto così efferato. Intanto i clienti del locale e i residenti della zona chiedono più sicurezza. Lo stesso Castellini ammette che il pericolo è soprattutto “fuori”. “Purtroppo è toccato anche a noi – ha concluso rammaricato il titolare –; potrebbe capitare a chiunque”.
L’AGGREDITO – Intanto arrivano buone notizie sulle condizioni del tunisino ferito: non sarebbero così gravi, infatti, come apparso nei primi concitati momenti. L’uomo è stato sottoposto nella notte ad un delicato intervento; la coltellata si è fermata a un centimetro dalla carotide: poco di più e per lui non ci sarebbero state possibilità di salvezza. Si trova ora ricoverato presso l’ospedale cittadino, e i medici ipotizzano che possa essere dimesso nel giro di qualche giorno.
L’AGGRESSORE – Si tratta di un giovane tunisino 29enne, per il quale è stato disposto il fermo e ora si trova in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Su di lui pendevano già alcuni pregiudizi di polizia per spaccio e furto. Il suo arresto è avvenuto circa due ore dopo l’aggressione, da parte delle volanti della polizia che lo hanno intercettato in via Cavour. Con sé aveva una borsa con soldi e indumenti, un particolare che fa supporre che stesse tentando di lasciare Piacenza. Alla sua identificazione e cattura hanno contribuito anche alcuni stranieri: uno lo ha lungamente inseguito mentre altri hanno fornito alla polizia indicazioni per il riconoscimento, compresa una foto che è poi servita per l’identificazione.
IL MOVENTE – Ancora da chiarire le cause dell’aggressione. Al momento sono tre le ipotesi: futili motivi; una discussione legata ai precedenti dell’uomo; motivi religiosi, per i quali uno dei due avrebbe contestato all’altro una scarsa pratica del Ramadan.
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