Caldo, record di consumi elettrici. Centrale Amaldi a tutta energia
22 Luglio 2015 12:14
Per fronteggiare il caldo torrido di queste settimane e il record dei consumi di energia registrati nel paese, la centrale Enel di Castel San Giovanni, l’impianto più grosso dell’Emilia Romagna, ha aumentato fortemente la sua produttività ed è in prima linea tra le centrali termoelettriche per rispondere alla maggiore richiesta di energia.
“Il record nazionale dei consumi di elettricità registrati nel mese di luglio, innescati dall’uso massiccio di condizionatori e da apparecchiature refrigeranti – si legge in una nota di Enel – ha messo in moto in maniera significativa anche la filiera degli impianti termoelettrici più performanti e ad alto rendimento tra cui l’impianto Enel di Castel San Giovanni, situato nel piacentino. La centrale Amaldi alimentata a gas, costituita da 4 Unità a ciclo combinato, con un rendimento del 56 per cento e una potenza totale installata pari a 1520 MW, funziona esclusivamente a gas metano: in questo momento l’impianto sta producendo elettricità con tutti e 4 gruppi e, nella giornata di oggi fornirà al paese 17.000 MWh. In totale dall’inizio del caldo torrido dei primi giorni di luglio, la centrale ha lavorato 465 ore e prodotto più di 100000 MWh. La trasformazione dell’impianto in ciclo combinato, avvenuta tra il 2002 e il 2003, grazie alle soluzioni tecniche adottate ed all’impiego esclusivo di gas metano, ha determinato un sensibile miglioramento del rendimento e notevoli riduzioni delle incidenze dell’impianto in tutti i comparti ambientali. La Centrale Amaldi – ha detto il responsabile Stefano Sartoni – è l’impianto più grosso dell’Emilia Romagna e il maggior ciclo combinato italiano. Nel passato ha prodotto quantità di energia ingenti, con punte superiori 7 milioni di MWh/anno (corrispondenti al fabbisogno energetico di più di 2 milioni di famiglie). I dati di funzionamento della giornata odierna dimostrano che siamo pronti a rispondere con la piena disponibilità dei nostri 4 gruppi alle sfide future del mercato della produzione di energia elettrica in Italia”.
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