Rifiuti liguri, 2.500 tonnellate già smaltite. Dosi: “Paure infondate”
27 Agosto 2015 17:11
“Lo smaltimento a Borgoforte dei rifiuti provenienti dalla Liguria è un’operazione virtuosa”, lo afferma il sindaco di Piacenza Paolo Dosi. “Il territorio piacentino è il più vicino a livello territoriale e l’accordo del 27 luglio tra le due Regioni prevede che per un periodo di 50 giorni lavorativi non ripetibile, in virtù di una situazione di emergenza ed eccezionalità, vengano smaltiti presso il nostro impianto 10mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Liguria. Bisogna precisare – ha dichiarato il sindaco – che quest’accoglimento avviene nel rispetto dei limiti previsti dall’autorizzazione provinciale riguardante il termovalorizzatore, pari a 120mila tonnellate annue. L’incidenza del termovalorizzatore in termini di inquinamento a Piacenza è inferiore all’1%. Ritengo quindi immotivate ed infondate le preoccupazioni. Basta accedere al sito internet di Tecnoborgo per vedere cosa e in che modo viene smaltito. Non c’è nulla da nascondere, al contrario organizzeremo eventi per invitare i privati cittadini nella struttura. Negli ultimi 13 anni sono stati investiti più di 20 milioni per ammodernare Tecnoborgo e ridurre le emissioni”. Il primo cittadino ha puntualizzato inoltre che, in aggiunta ai costi ordinari, il Comune di Genova paga a Piacenza 14 euro a tonnellata, prezzo che verrà destinato alla riduzione della Tari. Sono inoltre previsti 8 euro a tonnellata per ristoro ambientale.
È stata fatta chiarezza anche sulla provenienza di materiali di scarto dalla Campania: “Non è il frutto di accordi ufficiosi o transazioni segrete, ma il frutto del normale ciclo di vita delle materie plastiche”.
Oggi, all’incontro con la stampa che si è svolto in Comune, era presente anche Roberto Paterlini, amministratore delegato di Iren Ambiente, che ha insistito sul concetto di solidarietà in una situazione di emergenza. Dal primo luglio al 25 agosto nell’impianto piacentino sono arrivate 17.500 tonnellate di rifiuti. Di queste circa 12.500 sono rifiuti urbani, dei quali 2.500 provengono da Genova. Circa 5.000 sono invece rifiuti speciali e per consentire l’ingresso dei rifiuti urbani da Genova, questi rifiuti speciali, a libero mercato, sono stati smaltiti presso altri impianti, precisamente in alcune discariche lombarde, senza costi aggiuntivi per la collettività. Il termine dell’accoglimento è previsto nei primi giorni di ottobre.
Infine è stato annunciato che il 15 settembre, insieme all’assessore regionale Paola Gazzolo ed alle associazioni richiedenti, si terrà un approfondimento della nuova normativa regionale sui rifiuti. “Spero sia un’occasione di confronto, si parlerà anche dell’incidenza degli inquinanti sulla salute” ha commentato Dosi.
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