In aumento le quote di genere nelle aziende. “Equiparare salari e diritti”
25 Settembre 2015 12:55
La legge sulle quote di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate sta portando tante donne a ruoli di vertice. Si tratta però solo di un primo passo verso quella parità di genere che deve necessariamente passare anche per i posti di lavo meno privilegiati e soprattutto per gli stipendi, oggi ancora inferiori del 18-20% per la componente femminile.
Delle prospettive aperte dalla legge 120 del 2011 hanno discusso, moderate dal direttore del Tgl Nicoletta Bracchi, il sottosegretario Paola De Micheli, l’imprenditrice Mariangela Spezia, il consigliere provinciale Gloria Zanardi e Lella Golfo, la parlamentare che proprio della legge è prima firmataria e promotrice.
“Gli esempi sono fortunatamente tantissimi – ha detto – ma sono solo la punta di un iceberg che vogliamo far emergere: le donne che sono arrivate in posizioni privilegiate devono ricordarsi di far “scendere” l’ascensore e portare ai livelli più alti anche tante altre lavoratrici. Da parte nostra, non deve fermarsi mai lo sforzo per una effettiva equiparazione, a cominciare da salari e diritti”.
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