Alluvione, oltre mezzo milione di euro da diocesi e Cei
24 Ottobre 2015 12:24
Sono 550mila gli euro che la Chiesa piacentina e la Cei mettono a disposizione delle popolazioni alluvionate: 400mila provenienti dalla Conferenza episcopale italiana e 150mila direttamente dalla diocesi. La conferma è arrivata questa mattina dal vescovo Gianni Ambrosio che, assieme al direttore della Caritas diocesana Giuseppe Chiodaroli, ha spiegato i dettagli dell’iniziativa.
Significativi i 150mila euro provenienti direttamente dai piacentini: 70mila raccolti nelle collette parrocchiali partite subito dopo il disastro; 30mila dalla sottoscrizione della Caritas e 50mila attinti dall’8Xmille diocesano. “E’ una piccola goccia – ha affermato il vescovo Gianno Ambrosio – piccola ma importante”, un aiuto a ripartire per i più poveri tra le vittime dell’alluvione, a coloro che hanno perduto tutto e che, senza aiuti concreti, non sono in grado di rialzarsi. “Un segno di solidarietà che proviene dal cuore buono dei piacentini”.
Il secondo contributo arriva dalla Cei, che ha stanziato 400mila euro provenienti dal’8xmille nazionale: “Un segno della prontezza della Chiesa italiana davanti alla sofferenza, che da un aiuto per riprendere la vita di tutti i giorni” ha concluso Ambrosio.
La richiesta di aiuto alla Conferenza episcopale italiana era stata avanzata dal vescovo Ambrosio direttamente al segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino, in occasione della tavola rotonda in Cattolica conclusiva dell’annuale incontro dei docenti di teologia, lo scorso 17 settembre.
“La raccolta della Caritas – ha spiegato il direttore Giuseppe Chiodaroli – è partita il 20 settembre ed è proseguita con l’incontro dei parroci e la visita nelle delle parrocchie più colpite. Oltre 100 le abitazioni danneggiate e più di 300 i garage e gli scantinati devastati dall’acqua. Anche due strutture parrocchiali – ha spiegato Chiodaroli – sono state danneggiate, Farini e Ferriere, e, oltre all’aiuto alle famiglie, ci è sembrato opportuno intervenire per il loro ripristino considerata la loro importante funzione aggregativa”.
Già da lunedì prossimo si riunirà il gruppo di lavoro, che coinvolge Caritas, Diocesi e parrocchie, necessario per affiancare parroci ed enti locali per individuare le famiglie più bisognose e garantire loro un accompagnamento anche dopo l’emergenza.
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