Morte di Daniela Puddu, l’accusa: “Una collanina incastra l’imputato”
26 Ottobre 2015 15:46
Prima udienza in tribunale del processo d’Assise che vede sul banco degli imputati Dario Rizzotto, accusato di omicidio perché secondo la Procura avrebbe fatto cadere dalla finestra del terzo piano della sua abitazione la convivente Daniela Puddu il 14 giugno del 2014 a Fiorenzuola. Dopo l’audizione delle prime persone arrivate sul posto, tra cui un medico che assieme ai sanitari del 118 aveva tentato di soccorrere la giovane (morta poco dopo all’ospedale), ha preso la parola il maresciallo Marcello Cozza del Nucleo operativo di Fiorenzuola. Il sottufficiale ha analizzato in dettaglio tutti i reperti trovati nell’appartamento della vittima e quelli scoperti vicino al suo corpo dopo la caduta. Tra questi una collanina a cui, come è stato successivamente scoperto, manca una maglia, un anellino individuato successivamente proprio sotto la finestra da cui è precipitata la donna. Per l’accusa, rappresentata dal pm Roberto Fontana, un elemento che fa pensare ad una colluttazione tra i due, che avevano avuto diversi dissapori e litigi in passato; colluttazione che, sempre secondo il pubblico ministero, si sarebbe conclusa con la caduta della donna. L’imputato, difeso dagli avvocati Andrea Bazzani e Francesca Cotani, ha sempre negato l’accusa. Prossima udienza lunedì 2 novembre.
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