A 75 anni “sfollata” per l’alluvione. Storia che commuove a Bettola
29 Ottobre 2015 07:01
Ci sono case ancora cannibalizzate dall’acqua, a 44 giorni dall’alluvione. Puzzano di umido, le pareti sono da strizzare. Saranno così ancora per mesi. Eppure chi ha dovuto lasciare la sua abitazione lo ha fatto solo perché costretto e con il magone. Ci sono ricordi da difendere, pezzi di vita da ripulire, tra le cataste di oggetti personali buttati il 14 settembre.
L’ultima sfollata di Bettola è stata costretta dalle circostanze a rivolgersi ad un affittuario. La rata sarà pagata per sette mesi dalla Regione, ma non è facile, per chi ha 75 anni, sentirsi “sfollato”. “Non sappiamo che dire – ha detto commossa la figlia -, mamma ha perso tutto, per ora le istituzioni hanno mantenuto le promesse, speriamo di non essere dimenticati e che si adottino quei provvedimenti utili a ripulire i corsi d’acqua. Ho sempre amato il Nure con tutta me stessa, ora ne ho terrore. Non abbiamo più fotografie. Anche se nessuno potrà portarci via i ricordi”.
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