Alluvione, due mesi dopo: paesi ancora indifesi. Domani messa per le vittime
14 Novembre 2015 16:48
Valnure, due mesi dopo. L’alluvione del 14 settembre ha lasciato prima segnali di disperazione, poi di coraggio, di cantieri. Ora è il tempo dello sconforto, quando i riflettori iniziano ad abbassarsi, eppure le case ancora in molti punti non hanno difese spondali adeguate e non hanno più i cortili, le mura, i garage.
Così accade a Farini, dove non sono ancora partiti i lavori per ripristinare le difese a valle e a monte e di conseguenza i cittadini hanno ancora paura e sottolineano come, con un mese di novembre di sole, forse si sarebbe potuto fare di più per accelerare i lavori alle arginature. . “Siamo in ritardo” afferma con preoccupazione il sindaco Antonio Mazzocchi: la gara per l’aggiudicazione dell’intervento scadrà venerdì ed il primo cittadino confida in un immediato avvio del cantiere.
Il volto del paese, tra le carcasse mai rimosse delle auto travolte dalla piena, sta cambiando. Anzi è già cambiato, per sempre: in Municipio sta per essere realizzato un ascensore esterno (a spese del Comune) perché tutto il piano terra non esiste più e gli uffici traslocheranno definitivamente al piano superiore. In caso di pioggia, però, ogni spazio dovrà nuovamente essere evacuato. Nel frattempo. Il primo cittadino aggiunge di non poter andare avanti così ed è per questo, nella speranza cioè che uniti si possa anche essere più forti, che a dicembre deliberà l’ok alla fusione con Bettola e, in futuro, Ferriere.
IN RICORDI DELLE VITTIME. In suffragio delle vittime domani a Bettola verrà celebrata una messa nel santuario della Beata Vergine della Quercia. Il sindaco Sandro Busca parla di un paese che con fatica prova a rialzarsi: sul letto del Nure prosegue la rimozione della ghiaia e sono state ripristinate le reti elettriche e telefoniche, del gas e dell’acqua distrutte dalla violenza del Nure.
“A breve – annuncia il primo cittadino – verranno eseguiti i lavori per riasfaltare le strade e nel frattempo prosegue la conta dei danni subiti dai privati, che andrà completata entro il 28 di novembre. “Da una prima stima – riferisce Busca – hanno fatto richiesta dei risarcimenti 65 realtà tra famiglie ed attività”.
Il sindaco di Bettola torna anche sul tema delle ricerche di Filippo Agnelli, il 67enne che viaggiava sulla Provinciale inghiottita dal fiume a Recesio insieme al figlio Luigi. Il corpo di quest’ultimo era stato trovato il giorno dopo l’alluvione insieme all’auto distrutta, mentre il padre non è ancora stato ritrovato.
“Le ricerche non sono state interrotte, ma sono sospese. Riprenderanno non appena gli organi tecnici valuteranno che sono mutate le condizioni dei fondali” afferma il primo cittadino, il quale ha ribadito la massima vicinanza del Comune alla vedova Ornella Degradi, che invece ha lamentato nei giorni scorsi una scarsa vicinanza da parte delle istituzioni.
Nell’alluvione aveva perso la vita anche l’agente dell’Ivri Luigi Albertelli, travolto dalla furia dell’acqua mentre si trovava alla guida dell’auto di servizio. La sua dedizione al lavoro verrà ricordata nella messa di domani.
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