Intesa sul latte: due centesimi in più. “Ora etichette per il prodotto italiano”
26 Novembre 2015 17:08
Intesa raggiunta tra gli allevatori e la multinazionale Lactalis sul prezzo del latte alla stalla, che prevede in tutto il Nord per il prossimo trimestre un aumento di 2,1 centesimi al quale vanno aggiunti il centesimo garantito dal Ministero delle Politiche Agricole con aiuti straordinari dell’Unione Europea ma anche le risorse che le regioni lattiere direttamente interessate possono mettere a disposizione se vorranno sostenere gli allevatori delle loro realtà territoriali.
“Abbiamo combattuto per un prezzo più equo coinvolgendo centinaia di allevatori ed imprenditori agricoli piacentini legati al settore, basti pensare alle interconnessioni con le filiere mangimistiche e del foraggio, con presidi nelle industrie e nei supermercati dove abbiamo trovato il sostegno convinto dei cittadini nella difesa del latte. Oggi un primo risultato concreto è stato raggiunto”. Così Giovanni Morini, responsabile del settore economico di Coldiretti Piacenza commenta l’intesa.
“Sono 8 i milioni in più calcolati su base annua da Coldiretti provinciale e riversati nelle stalle degli allevatori – prosegue Morini – che, con questa trattativa, potranno tra l’altro beneficiare di un consolidamento anche per il prezzo del latte destinato alla produzione di Grana Padano”.
“Un primo risultato concreto della nostra mobilitazione che ha coinvolto decine di migliaia di allevatori con presidi nelle industrie e nei supermercati dove abbiamo trovato il sostegno convinto dei cittadini nella difesa del latte, delle stalle e delle nostre campagne”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’accordo.
Secondo l’ufficio studi della Coldiretti tra effetti diretti ed indiretti sul mercato nazionale del latte l’accordo porterà almeno 340 milioni di euro su base annua in più nelle stalle italiane, se ci sarà responsabilmente un allineamento di tutti i soggetti industriali presenti sul territorio nazionale.
“E’ una boccata di ossigeno alle imprese che si trovano in un grave momento di difficoltà ma – conclude Moncalvo – la battaglia della Coldiretti continua nelle sedi istituzionali per arrivare al più presto alla corretta identificazione dei prodotti che usano latte italiano con l’indicazione in etichetta, che impedisca di spacciare come Made in Italy il prodotto importato”.
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