Mino Manni è Don Giovanni: a Milano la prima nazionale dello spettacolo
04 Dicembre 2015 17:24
Un Don Giovanni annoiato ma che si innamora. Che si muove attraverso cimiteri e morti ma che agisce. Un mito che rivive in una delle sue versioni meno conosciute, quella di Puskin, unita a un altro atto unico dello stesso autore, il Festino ai tempi della peste, in cui un gruppo di giovani fugge dalla peste e si rifugia in un luogo di pace dove cerca di esorcizzare la morte e la paura organizzando festini.
Il gruppo rievoca il mito del grande seduttore. Don Giovanni spunta e, travestito da prete, si rivela intimorendo i commensali: “Mi diverto a spaventare i bigotti che vogliono fare i trasgressivi”.
La pièce ha debuttato il 2 dicembre al Teatro Out Off di Milano in prima nazionale e nasce da una rielaborazione di Alberto Oliva e il piacentino Mino Manni, fondatori della compagnia I Demoni.
Il seduttore è carismatico ma anche “trattenuto”, fa strage di cuori persino al cimitero, dove la donna che lui ha reso vedova, e di cui si innamorerà, rende omaggio al marito.
In campo, con la regia di Alberto Oliva, gli attori: Mino Manni nei panni del protagonista, Marta Ossoli, Guenda Goria, Giancarlo Latina e Giuseppe Nitti.
Altra grande protagonista dello spettacolo è la musica, composta da Bruno Coli, che gioca con i riferimenti alla contemporaneità, ma anche a film come il musical di Tim Burton “Sweeney Todd”.
Lo spettacolo, da non perdere, resterà in scena sino al 20 dicembre a Milano e arriverà a Castelsangiovanni il 6 aprile 2016.
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