Fuori Sacco, la testimonianza: quando il lavoro diventa un inferno
25 Febbraio 2016 00:08
Straordinari pagati in nero, assegni post-datati e bonifici inesistenti. Si è aperta con la testimonianza di un lavoratore piacentino, piombato nell’inferno delle cooperative spurie, la puntata di Fuori Sacco andata in onda su Telelibertà.
“Lavoro da dodici anni nella logistica – ha detto – e la situazione per chi fa l’operaio non è mai stata semplice, ma ultimamente è peggiorata”. Un tema, quello delle cooperative, approfondito in studio anche con Gianluca Bonatti, presidente di Federlavoro.
Nel frattempo, proprio mercoledì mattina, i carabinieri hanno scovato quattro lavoratori in nero in seguito ad un’ispezione effettuata all’interno di un’area logistica della nostra provincia. E’ Alberto Gardina, responsabile della direzione provinciale territoriale del lavoro, a fornire notizie fresche proprio nella serata in cui la trasmissione di Nicoletta Bracchi e Michele Rancati dedica i suoi novanta minuti ad un tema scottante che la crisi rischia di rendere ancor più d’attualità: lavoro nero, controlli e sanzioni coinvolgono purtroppo tutti i settori economici e i freddi numeri rischiano di tracciare un quadro desolante del panorama di casa nostra.
Una possibile correlazione, quella tra congiuntura economica e aumento delle irregolarità che, al temine dell’approfondita analisi che ha coinvolto tutti i comparti economici, non sembra però sussistere in maniera così diretta. Per il contrasto del fenomeno del lavoro nero sarà attivata a breve una nuova agenzia di controllo: un organo di polizia giudiziaria dove confluiranno ispettori della direzione lavoro, dell’Inps e dell’Inail. Un provvedimento nazionale che vedrà Piacenza in prima fila.
Nonostante tutto, dallo Spazio Rotative, Luigi Sidoli, di Confagricoltura, parla di “cultura della legalità nel mondo del lavoro presente nella nostra città”. Un concetto che ha trovato sponda nelle testimonianze del funzionario della Direzione territoriale del lavoro, Manuel Sartori. Una serata che è stata l’occasione per fare anche il punto sullo stato di salute del comparto più penalizzato dalla crisi, ovvero quello dell’edilizia: “I segnali di ripresa sono minimi” ha detto Pierangelo Bellini, presidente della Cassa Edile. Secondo Fausto Arzani, di Confesercenti, “l’entità delle sanzioni implica una assoluta mancanza di “convenienza” per il piccolo esercente nel rischiare l’irregolarità”. Di fatto, una chiusura che può essere slogan: “Imbrogliare non conviene”.
Fuori Sacco andrà in replica domani alle 17 e alle 23, sabato alle 11 e domenica alle 13 e alle 20.
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