Coldiretti, mille piacentini a Bologna per difendere il Made in Italy
28 Aprile 2016 18:02
Migliaia di agricoltori sono arrivati anche in trattore al PalaDozza di Bologna, in occasione del tour della giunta nazionale di Coldiretti, “Le Raegioni del cuore”. Mille i piacentini partiti all’alba. Ad accogliere la carica degli agricoltori, anche il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e quello dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
A chiedere aiuto al Governo c’è chi ogni giorno lavora nei campi, ci sono le stalle chiuse, le lacrime di chi butta il latte nei canali. E c’è la battaglia per il Made in Italy, da difendere contro etichette contraffatte. Due prodotti tricolore su tre, venduti all’estero, non hanno nulla a che vedere con la produzione nazionale, come spiegato dal presidente nazionale di Coldiretti, Roberto Moncalvo. I Nas hanno attivato un progetto – il primo –per combattere chi utilizza impropriamente il nome del Made in Italy.
Lo sfregio del Made in Italy alla cucina europea fa male soprattutto a chi sceglie di lavorare nell’agroalimentare, facendone uno stile di vita. Dietro ai prodotti che arrivano sulla tavola dei piacentini ci sono sacrifici e ore di lavoro. Nulla di tutto ciò c’è dietro invece ai prodotti contraffatti, presenti nei menù acchiappa turisti. L’Italia, di certo, può contare su una risorsa importante, da tutelare, poiché nel futuro ci saranno più di due cuochi per ogni operaio, come emerso oggi dai dati del dossier presentato a Bologna.
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