Pneumologia, Franco presidente regionale di Aipo: “Tubercolosi è emergenza”
07 Maggio 2016 18:29
Importante riconoscimento al lavoro dell’equipe del reparto di pneumologia dell’ospedale di Piacenza. Il primario Cosimo Franco è stato infatti nominato presidente regionale di Aipo, associazione italiana pneumologi ospedalieri. I colleghi emiliano-romagnoli hanno riconosciuto nel dottor Franco le qualità professionali e umane per guidare l’associazione verso gli obiettivi futuri: in primis il riordino della rete ospedaliera di pneumologia. Anche a livello locale le sfide non mancano. “In questi ultimi tre anni abbiamo lavorato tanto per portare il reparto a un livello di eccellenza – ha spiegato Franco ai microfoni di Telelibertà – ma siamo ancora a metà classifica, per utilizzare un concetto calcistico”. Purtroppo le malattie respiratorie sono in costante aumento – ha aggiunto il primario – il tumore al polmone è quello più aggressivo e la diagnosi deve essere precoce. La tubercolosi è un’altra malattia che sembrava superata e con cui invece dobbiamo fare i conti: a Piacenza ha un’incidenza doppia rispetto al resto della regione. Anche asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva rappresentano ormai una pandemia a livello mondiale con costi altissimi per la sanità”.
Il reparto di pneumologia di Piacenza conta 12 posti letto ma ne servirebbero di più per fronteggiare le emergenze con cui il personale si scontra quotidianamente. Per garantire diagnosi tempestive e trattamenti adeguati anche la pneumologia interventistica necessita di strumenti all’avanguardia. “E’ vero – ha sottolineato il primario – gli spazi in reparto sono compressi e sarebbe auspicabile potenziare la tecnologia per una lotta precoce alle malattie respiratorie sia acute che croniche”.
“La nomina a presidente di Aipo la voglio dedicare a tutto il personale medico e infermieristico del mio reparto – ha aggiunto il dottor Franco – dal vice primario fino all’ultimo operatore socio sanitario (o.s.s) con cui ho condiviso tre anni di sodo lavoro per garantire ai pazienti la migliore assistenza possibile”.
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