“Salvi per un vero miracolo”. Le parole dei famigliari di Maria Elisa Conti
25 Agosto 2016 12:19
“La loro salvezza è stata veramente un miracolo”. Sono le parole di Luciano Podrecca, il marito di Genny, una delle due figlie di Maria Elisa Conti, la piacentina di 85 anni vittima del terremoto, che si trovava nella sua casa delle vacanze ad Amatrice, il paese nella provincia di Rieti a mille metri di quota cancellato dalla forza del sisma che ha devastato l’Italia centrale. La donna, al momento della tragedia, dormiva nella sua camera al secondo piano. Nella stessa abitazione c’erano anche la figlia Cecilia, il genero Gianfranco e il nipote Simone, scampati al disastro.
“Simone quella notte è stato ispirato a dormire in un altro letto – ci ha raccontato Luciano raggiunto telefonicamente a Roma dove superstiti e familiari si sono ricongiunti ieri -, e questo gli ha permesso di salvarsi, uscire subito in strada e avvisare i famigliari a casa. Cecilia e Gianfranco, invece, sono riusciti a scavarsi una via verso l’alto, uscendo dal tetto devastato e a rivedere il cielo la luna”.
Per molte ore la speranza di ritrovare ancora viva la nonna non li ha abbandonati, fino alle 14 di ieri quando il suo corpo è stato ritrovato sotto le macerie della sua camera da letto.
Maria Elisa Conti, conosciuta come Marisa, ieri sarebbe dovuta rientrare a Roma con la figlia, per poi fare ritorno a Piacenza dove viveva. Nei ricordi delle figlie e dei famigliari viene descritta come una donna brillante e dinamica, sportiva e appassionata di montagna e di escursioni.
“L’ultima volta che ho parlato con mia madre – ha ricorda la figlia Genny – è stato lunedì, proprio per accordarci sul suo arrivo in treno a Piacenza da Roma. Era legatissima ai suoi undici nipoti – ha concluso Genny -: una nonna affettuosa, disponibile, sempre presente”.
Effettuato il riconoscimento ufficiale della salma, rimangono ancora da definire i tempi del suo ritorno a Piacenza per l’ultimo saluto.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE