Cinghiali in città, in 15 anni triplicati gli abbattimenti nel Piacentino

31 Agosto 2016 07:00

cinghiale

Cinghiali sempre più presenti in pianura e in prima collina. Gli avvistamenti nelle zone abitate si fanno sempre più frequenti. Per questo motivo, nel Piacentino i piani di controllo si sono intensificati molto negli ultimi anni. I numeri degli abbattimenti, in parte riportati nella sezione dedicata alla fauna e alla caccia sul sito internet della Regione Emilia Romagna, sono sensibilmente aumentati: nella stagione 2000-2001 i capi abbattuti erano stati 739, mentre nel 2013-2014, che rappresenta il più recente dato disponibile, ne sono stati soppressi 2.336. DI questi 1.686 nell’ambito della caccia, mentre i restanti 650 nei piani di controllo, attivati proprio per contenere la presenza dei cinghiali nei centri abitati, in pianura e prima collina.
Le sponde del Po e del Trebbia con la loro vegetazione che funge da rifugio e riparo attirano molto questi animali” spiega Enrico Merli, che si occupa della gestione e della pianificazione faunistica di Piacenza. “Considerata anche la pericolosità dei cinghiali, che spesso causano incidenti stradali, sono stati potenziati i piani di controllo, uno dei quali è attivo anche in questo periodo”. Dal 2005 in poi, i numeri degli abbattimenti nell’ambito dei piani autorizzati dal servizio territoriale e attuati sotto il coordinamento della polizia provinciale, sono progressivamente cresciuti, passando da 154 a 650 capi. Non sono ancora disponibili i dati dello scorso anno dell’attività di contenimento, ma si sa che è cresciuta quella venatoria con la soppressione di 1.944 cinghiali.

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