Camionista arrestato e poi rilasciato. Procura e Gls: “Tragico incidente”
15 Settembre 2016 12:34
“Non c’era in atto alcun blocco stradale e non ci sono elementi che possano profilare un comportamento volontario dell’autista né di altri”. Il Procuratore capo Salvatore Cappelleri ha preso ufficialmente posizione sulla tragedia di Montale, dove un operaio della logistica impegnato in una protesta di fronte alla Gls è stato travolto e ucciso. “Il camionista, un italiano risultato negativo all’etilotest – ha aggiunto – era in uscita dall’azienda e ha detto di essersi accorto dell’accaduto solo quando è stato aggredito dai manifestanti dopo l’incidente. Nella notte è stato arrestato, poi viste le risultanze delle indagini è stato liberato, anche se resta indagato per omicidio stradale”. Elementi che gli inquirenti ritengono certi: “C’era presente a pochi metri una Volante della polizia che ha assistito a tutta la scena, in più abbiamo visionato anche i filmati delle telecamere di sorveglianza: dobbiamo capire l’esatta dinamica di questo tragico incidente”, ha concluso Cappelleri.
Il pubblico ministero Emilio Pisante ha specificato che gli accertamenti proseguono anche tramite l’autopsia sul corpo senza vita dell’operaio morto e ha aggiunto che l’autista è risultato negativo all’alcoltest: “Ha dichiarato di non essersi accorto di nulla”.
Gli esponenti Usb contestano la ricostruzione ufficiale, annunciano altri blocchi e iniziative legali, hanno indetto anche una manifestazione nazionale per sabato prossimo 17 settembre a Piacenza.
Per l’azienda è intervenuto Klaus Schädle, amministratore delegato di GLS Italy che in una nota ha dichiarato: “Dobbiamo purtroppo constatare che si è verificato un incidente stradale mortale. Siamo profondamente addolorati per l’accaduto, poiché da sempre le nostre azioni hanno a cuore la tutela di tutti i collaboratori di GLS. Esprimiamo il nostro sentito cordoglio alla famiglia”.
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