Bobbiesi assolti dopo il carcere in India: ancora nessun risarcimento
19 Settembre 2016 13:15
Più di tre anni di durissima prigionia in India con l’accusa di possesso di droga, poi l’assoluzione in appello per la mancanza di prove e la scarcerazione. Era il 2010. A distanza di più di sei anni dalla loro liberazione, i due bobbiesi Angelo Falcone e Simone Nobili sono ancora in attesa di essere risarciti per l’incubo che hanno vissuto. Chiedono un indenizzo di alcuni milioni di euro. Ad assisterli è l’avvocato Claudio De Filippi, che si è mosso sue due fronti, procedendo sia contro il Ministero degli Esteri in Italia, a cui contesta di non aver seguito correttamente il caso, almeno nelle prime fasi, ma soprattutto contro il Ministero della giustizia indiano. “Purtroppo – afferma il legale – i tempi sono lunghi, ma credo che a breve arriveranno dei risultati. I due giovani hanno trascorso in carcere anni infernali, hanno avuto malattie, non sono stati curati e sono usciti distrutti da quest’esperienza, anche dal punto di vista professionale”.
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