Elsa, l’architetto che progetta villaggi in Africa con un occhio allo sviluppo sociale

24 Ottobre 2016 05:02

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Elsa Montecchi, 25 anni, si è laureata con una tesi su paesaggio e infrastrutture in Marocco, dove si è fermata un mese per portare avanti le sue ricerche. Poi, la laurea nel marzo scorso, e la voglia di non stare ferma, di non tenere le mani in mano. È finita così in Ghana: non ci è andata da turista, ma, mattone su mattone, ha contribuito a un progetto di ex studenti, che, dall’Università di Ferrara dove Elsa si è laureata, si sono spinti lontano per confrontarsi sui diversi metodi di progettazione, costruendo un villaggio capace di rispondere a criteri di efficienza, ma con tecniche locali.

Elsa fa parte di “Load”, un’associazione costituita da giovani architetti laureati all’Università di Ferrara, uniti dall’interesse e dall’attenzione verso lo studio di realtà urbane e architettoniche in contesti di povertà e marginalità: “Significa credere nella possibilità di realizzare progetti urbanistici e architettonici che rispettino il contesto socioculturale nel quale si opera e che valorizzino l’utilizzo delle risorse locali, favorendo uno sviluppo sociale ed economico sostenibile e attento ai diritti umani”, ha detto la giovane.

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