Nomadi arrestate per furti nella Bassa, i carabinieri: “Segnalateci i casi”

03 Novembre 2016 17:04

carabinieri

Suonavano il campanello delle abitazioni di persone anziane ed entravano con la scusa di chiedere un bicchiere d’acqua o di poter fare una telefonata. Una distraeva gli anziani, l’altra li derubava. E’ la tecnica adottata dalle tre nomadi arrestate dai carabinieri con le accuse di furto e rapina in concorso. Per una di loro l’accusa è anche di evasione, in base alle indagini avrebbe utilizzato le due ore di libertà degli arresti domiciliari per commettere i reati. I militari hanno accertato un colpo a Saliceto e una rapina a Soarza dove un 80enne con problemi fisici è stato immobilizzato. Nell’abitazione di Saliceto era presente anche una telecamera di sorveglianza che ha immortalato le donne in azione.

Nel corso di un pomeriggio, nella stessa zona hanno suonato otto campanelli senza riuscire a farsi aprire.  Secondo i militari i colpi attribuibili alle 3 donne, che si muovevano a bordo di una Opel Corsa e non sempre agivano tutte insieme, sono altri.

“Se avete denunciato episodi simili, venite in caserma a vedere le foto segnaletiche. In ogni caso non aprite mai agli sconosciuti, prima chiamate il 112” è l’appello del colonnello Corrado Scattaretico, comandante provinciale dei Carabinieri.

Nella stessa operazione è stato arrestato anche un 48enne per un furto commesso nel 2008 a Rivergaro.

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