Glenda Merlini dopo l’incidente in Australia: “No al pietismo, io non mollo”
24 Dicembre 2016 11:11
“Chi sta sulla carrozzina non è deficiente. Lasciamelo dire”. Lo ha detto chiaramente Glenda Merlini, tornata a casa dall’ospedale Niguarda a Milano dove era stata ricoverata dopo l’incidente che l’aveva travolta in Australia, dove viveva con il fidanzato. Glenda parla a cuore aperto, chiede di non raccontare dell’Australia, se non per cenni, perché fa ancora troppo male pensare a quando il blocco di cemento si è staccato da un edificio e l’ha travolta.
Ringrazia chi le è stato vicino, i tanti che hanno donato un aiuto, perché le spese potessero essere sostenute, e perché Glenda potesse tornare a casa, dalla mamma, dal papà, dal fratello, dagli amici. “Non mi piace essere fissata dalla gente”, dice. “Penso che le domande siano bene accette, non gli sguardi di pietismo, o chi dice “Ce la farai”. Beh, io ce l’ho già fatta. Sono viva. Sono qui. Prometto di non mollare”.
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