Tepore primaverile: Santo Stefano con 20 gradi in alta Valnure
26 Dicembre 2016 18:39
Con un valore totale di 590 mm di precipitazioni cadute su Piacenza, contro una media di 780 – il 25% in meno – il 2016 sarà ricordato come un anno avaro di pioggia e neve. Nel solo mese di dicembre le precipitazioni in Pianura dovrebbero essere comprese tra gli 80 e i 90 millimetri, quelli realmente caduti sono stati ad oggi solo 6,2 incluse le umidità della notte. E le previsioni meteo per l’ultima manciata di giorni che ci separano dal 2017 non promettono nulla in caduta dal cielo.
Colpa anche di un’altra anomalia climatica, – spiega Vittorio Marzio di MeteoValnure.it – che da oltre un mese staziona sulle nostre teste: il susseguirsi continuo di aree di alta pressione nei cieli d’Italia e d’Europa.
Scherzi dell’oceano Atlantico, che con un riscaldamento superficiale delle acque superiore di circa uno-due gradi rispetto alle medie innesca variazioni climatiche con effetti che si spingono fino alle nostre latitudini, più evidenti nell’alto appennino che nella Bassa.
Conseguenze che anche oggi si sono fatte sentire, con quasi 20 gradi di temperatura massima registrati in alta Valnure, ben oltre 15 gradi sopra la media di stagione; 16 gradi a 1.400 metri di altitudine e 12 a Piacenza.
Tepori primaverili che riscalderanno l’atmosfera di fine anno fino al pomeriggio di mercoledì, quando un cambio di circolazione inizierà a sospingere correnti artiche da est, che colpiranno principalmente il versante Adriatico del centro sud, con puntate lungo la Pianura Padana, e che riporteranno la colonnina del mercurio sui valori stagionali: massime intorno ai 5 gradi e minime sotto lo zero.
Nonostante il calo di temperature, le precipitazioni saranno comunque le grandi assenti, almeno fino ai primi giorni del 2017. Probabili, invece, foschie e nebbie.
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