Bloccati da giorni in Etiopia, piacentini ospitati dai frati cappuccini

12 Gennaio 2017 05:40

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Per circa due settimane, si sono trovati a contatto con la povertà dell’Etiopia, con l’assenza di acqua in tanti villaggi, con la tenacia delle missioni emiliano romagnole nel mondo. Eppure, la vera “giungla”, per un gruppo di quindici ragazzi da tutta la regione, Piacenza compresa, è iniziata in aeroporto ad Addis Abeba, capitale dell’Etiopia: stavano, infatti, per salire sull’aereo, per tornare a casa, a Piacenza, quando il volo è stato annullato, perché impossibile è risultato lo scalo a Istanbul, la città da giorni paralizzata dalla neve e dal ghiaccio.

Il rientro a lavoro o a scuola è stato quindi rimandato, per tutti. “Non sappiamo ancora quando potranno tornare, ci dicono un paio di giorni, ma non si sa con precisione…”, racconta la mamma di una ragazza piacentina di 21 anni, tra i bloccati in Etiopia, che preferisce restare anonima. “Intanto, per fortuna, i ragazzi e i loro accompagnatori hanno trovato un luogo dove dormire e mangiare, ad Addis Abeba, grazie all’accoglienza dei frati cappuccini”.

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