Ponte sul Trebbia chiuso 4 mesi:
“Un altro passaggio o addio negozi”
23 Gennaio 2017 12:49
“Ci chiudono il ponte? Allora vogliamo un guado sul Trebbia, almeno. Altrimenti possiamo chiudere già adesso, non ha neppure senso stare aperti”. Sono tutti concordi i commercianti di Sant’Antonio e San Nicolò, nel parlare ai microfoni di Telelibertà dell’annunciata chiusura del vecchio ponte sul Trebbia per lavori di ristrutturazione e consolidamento. Sconforto e preoccupazione sono il denominatore comune dei negozianti, i quali sottolineano come, anche solo le spese per l’affitto, non saranno affrontabili nei quattro mesi di stop al traffico, previsti da giugno. “Noi viviamo sul traffico di passaggio, la sicurezza è fondamentale, ci mancherebbe, ma almeno si trovi una soluzione anche parziale per i problemi del commercio”, è stato detto. Intanto, dal ponte, degli inizi dell’Ottocento, cadono calcinacci, tra le griglie arrugginite.
Intanto stamattina, 23 gennaio, si è tenuta la riunione tecnica in Provincia dedicata alla chiusura del ponte, prevista per giugno: nel corso dell’incontro, il sindaco di Rottofreno, Raffaele Veneziani, ha presentato all’ente alcune proposte per cercare di uscire dalla situazione di difficoltà dei commercianti e dei residenti, inoltrate anche alla Prefettura, per conoscenza, alla Regione e ai comuni limitrofi. Tra queste, vi sono agevolazioni per l’autostrada nei quattro mesi di cantiere, un ponte bailey che consenta il transito in orari di lavoro, o una navetta per gli spostamenti. Il progetto della pista ciclabile, a lato del ponte, è stato modificato, per evitare di impattare sull’immagine storica della struttura. Dalla Provincia, saranno diffusi nei prossimi giorni dettagli tecnici.
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