Chiusura del ponte sul Trebbia, in arrivo un comitato per avere un guado
26 Gennaio 2017 07:04
Si prospetta la nascita di un Comitato di imprenditori, per scongiurare la chiusura totale del ponte sul Trebbia, tra Sant’Antonio e San Nicolò. Sono gli stessi che si dicono disposti ad autotassarsi, in un momento per niente facile, pur di contribuire alla realizzazione di un guado di attraversamento del Trebbia.
“Abbiamo incontrato il sindaco di Calendasco, Francesco Zangrandi, e a giorni incontreremo anche il sindaco di Rottofreno, Raffaele Veneziani – hanno detto i referenti delle aziende di Ponte Trebbia -. Migliaia di persone si muovono, qui, ogni giorno. Ci sono tir da diciassette diciotto metri che transitano. Come ultima spiaggia, se proprio è necessario, siamo disponibili a dare un contributo per la realizzazione di un guado. Dovrà essere ovviamente sicuro, considerato quello che l’alluvione del 2015 ci ha insegnato. Non si può fermare un pezzo di Italia, per quattro mesi. Una follia”.
Il presidente di Confapindustria, Cristian Camisa, auspica che le associazioni di categoria vengano coinvolte in futuro nelle decisioni di questa importanza: “L’intervento è fortemente penalizzante, in particolare per le aziende ubicate nei Comuni di Rottofreno e Calendasco, zona con una notevole densità industriale”.
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