“Gli agenti mi hanno picchiato”. Il giudice non gli crede e lo condanna
29 Marzo 2017 19:19
Aveva detto di essere stato malmenato violentemente dalle guardie carcerarie, tanto da riportare anche la rottura di alcuni denti. Ma per un tunisino di 30 anni è invece scattata una condanna a sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale: la sentenza è stata pronunciata in tribunale a Piacenza dal giudice Gianandrea Bussi.
L’episodio risale al 2013. Il tunisino, che si trovava all’interno del carcere delle Novate per spaccio di droga, era stato accusato di resistenza a pubblico ufficiale dopo aver dato in escandescenze di fronte agli agenti della polizia penitenziaria: pare che si fosse rifiutato di entrare nella sua cella e quindi gli agenti avevano dovuto condurcelo a forza. Fatto che è stato però interpretato in maniera opposta dal giovane, il quale aveva invece riferito di essere stato picchiato dagli stessi agenti e di essere uscito malconcio dallo scontro, riportando la rottura di alcuni denti e altre ferite. Pubblico ministero e giudice non hanno però creduto alla sua versione.
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