Spaccio, sette arresti. Allarme per l’aumento di consumatori
14 Aprile 2017 12:36
Ci sono operai, impiegati, professionisti, baristi e artigiani tra i clienti, almeno una cinquantina, che si rifornivano di cocaina dalla banda. E’ durata mesi la maxi-indagine dei carabinieri del Nucleo operativo, coordinata dal piemme Antonio Colonna, che nei giorni scorsi ha permesso di smantellare un vasto giro di spaccio che si sviluppava tra Piacenza, Fiorenzuola, Monticelli e Castelvetro. Sette in tutto gli arresti eseguiti dai militari, quattro italiani e tre albanesi (due questi due stranieri sono ancora latitanti), di età compresa tra i 20 e i 45 anni. L’accusa principale è di detenzione ai fini di spaccio, ma alcuni di loro devono rispondere anche di altri reati come detenzione illegale di armi visto che nella casa di uno degli indagati è stata trovata una pistola. Nella conferenza stampa il procuratore capo Salvatore Cappelleri ha definito “un cancro che continua a dilagare” la diffusione di cocaina nella società, soprattutto tra i giovanissimi, e ha ammonito anche i clienti sulle conseguenze del consumo di droga, troppo spesso sottovalutata.
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