Ponte sul Po, otto anni fa il crollo di una campata, 4 i feriti. Imputati tutti assolti
30 Aprile 2017 05:45
Sulla tangenziale di Fossano nel Cuneese, a metà aprile, un ponte è crollato sbriciolando l’auto dei carabinieri. I militari fortunatamente erano riusciti a mettersi in salvo. E’ solo l’ultimo di una tragica serie di crolli di infrastrutture in Italia. A marzo era successo in A14 nei pressi di Ancona, nell’ottobre 2016 sulla superstrada di Annone nel Lecchese. Le immagini riportano la mente dei piacentini al 30 aprile 2009 quando poco prima dell’una di pomeriggio si sparse la notizia che inizialmente aveva il tenore di una bufala: il crollo del ponte sul Po. Sono passati 8 anni da quel giorno, fortunatamente non ci furono vittime ma tre persone rimasero gravemente ferite. Le loro auto transitavano proprio nel momento del cedimento.
Un ponte che collegava due Regioni, Emilia e Lombardia attraversato ogni giorno da migliaia di automobili, era interrotto. La prima alternativa fu l’autostrada, la seconda arrivò sei mesi dopo con il ponte Bailey. L’anno successivo ci fu l’inaugurazione del nuovo viadotto.
Nel gennaio 2015 il tribunale di Lodi ha assolto i cinque imputati (tutti dirigenti della società concessionaria) perché “il fatto non sussiste”. Secondo le accuse il cedimento fu causato da scarsa manutenzione e incuria, mentre le difese l’hanno sempre imputato alla forte piena del fiume di quei giorni, che a loro avviso aveva mosso alcuni dei piloni che sorreggevano la campata. La Procura della Repubblica di Lodi non ha presentato appello alla sentenza di primo grado.
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