In Prefettura il ministro Galletti: “Serve acqua subito, poi pensiamo a nuovi invasi”
23 Giugno 2017 11:08
Il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti è a Piacenza per un vertice in prefettura legato alla grave emergenza idrica che sta pesantemente penalizzando il nostro territorio. Prima di iniziare la riunione, il ministro ha dichiarato: “La risposta del Governo allo stato di emergenza nazionale è stata tempestiva con lo stanziamento di otto milioni di euro e 650mila euro. Andranno immediatamente nella ricerca di pozzi e in un sistema di autobotti che ci consenta prelievi in deroga al minimo deflusso vitale. Questa mattina è stato raggiunto un accordo tra Liguria ed Emilia-Romagna che autorizza i quattro milioni di metri cubi d’acqua dalla diga del Brugneto. Monitoriamo minuto per minuto la situazione, servono interventi strutturali. Bisogna uscire dall’emergenza perché ormai sta diventando la normalità e va affrontata con nuovi invasi. Ogni anno perdiamo l’acqua piovana che potrebbe essere raccolta per dare sostegno all’agricoltura. Bisogna semplificare la burocrazia” ha concluso. Il Ministro ha annunciato infine che la prossima settimana convocherà un tavolo con gli agricoltori.
Un allarme siccità che, dai campi, potrebbe presto raggiungere le abitazioni private dei cittadini. Notevoli, infatti, sono i danni che il territorio piacentino sta subendo a causa della grave crisi idrica, che potrebbe compromettere l’intero assetto economico della provincia, con ripercussioni pesanti sulle imprese agricole e sull’occupazione.
Coldiretti, Confagricoltura e Confindustria Piacenza, attraverso i presidenti Marco Crotti e Filippo Gasparini e Alberto Rota, hanno invitato la presidenza, gli assessori e i consiglieri regionali a rispondere in maniera tempestiva alla richiesta di deroga relativa al deflusso minimo vitale, in particolare del fiume Trebbia “la cui disponibilità idrica consente ancora di mitigare gli effetti nefasti della crisi”.
Le associazioni danno anche una scadenza: “Riteniamo che un mancato riscontro nel tempo massimo di due giorni dalla richiesta possa vanificare l’innegabile sforzo legislativo sinora compiuto”.
Inoltre Coldiretti e Confagricoltura invitano la Regione ad agevolare la realizzazione di nuovi pozzi e l’utilizzo di quelli già esistenti, bloccati dalla burocrazia.
Infine, nella lettera rivolta alle istituzioni, c’è la richiesta di costituire un tavolo tecnico che possa lavorare ad interventi di carattere strutturale per prevenire emergenze future.
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