Accordo tra Liguria ed Emilia-Romagna. Sulla statale 45 lavori per 68 milioni di euro

31 Agosto 2017 16:13

Statale 45, diga del Brugneto, gestione dei rifiuti. Sono i punti che riguardano il piacentino compresi nel patto per la crescita e lo sviluppo dei rispettivi territori, siglato giovedì 31 agosto tra le regioni Emilia-Romagna e Liguria.

Un’intesa che passa per il potenziamento della arteria della Val Trebbia ma che comprende anche “un impegno comune sul fronte della gestione delle risorse idriche ad uso irriguo in agricoltura e quella dei rifiuti- recita il comunicato -, per conseguire gli obiettivi comunitari e in caso di eventuali situazioni di emergenza, per periodi limitati e sentite le amministrazioni locali interessate”.

Strada statale Val Trebbia
Per quanto riguarda la Statale 45, il principale asse di collegamento appenninico tra Genova e Piacenza per il traffico leggero e pesante, dopo la messa in sicurezza dei tratti tra il confine emiliano-romagnolo e Ponte Lenzino e tra Bobbio e La Verza (11 milioni), le due Regioni si impegnano ad avviare analoghi interventi sul fronte della sicurezza e dell’ammodernamento tra il km 62 e il km 95 e nel tratto Rio Cernusca-Rivergaro. Entrambi gli interventi sono già stati approvati dal Cipe per un costo, rispettivamente, di 16 e 41,6 milioni di euro.

Diga del Brugneto
Viene confermata la necessità di un accordo che definisca in modo stabile e condiviso le modalità di rilascio di ulteriori volumi dall’invaso ligure nei mesi estivi per soddisfare le esigenze di irrigazione della Val Trebbia, nel piacentino. Tale quantitativo si aggiungerà ai 2,5 milioni di metri cubi già previsti dal disciplinare di concessione.

Rifiuti
Le due Regioni concordano sull’opportunità di sviluppare iniziative di reciproca collaborazione e di mutuo soccorso per il conseguimento degli obiettivi comunitari. L’Emilia-Romagna dà poi la sua disponibilità – a fronte di eventuali situazioni di carattere eccezionale e solo per un periodo di tempo limitato – ad accogliere rifiuti della Liguria. Il tutto fatto salvo il parere delle amministrazioni coinvolte e nel rispetto dei quantitativi di trattamento e smaltimento già autorizzati per gli impianti.

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