Neppure a Piacenza si trovano tecnici e operai specializzati. Safta: “Giovani formati in azienda”
05 Settembre 2017 05:00
Davvero non c’è lavoro? Stando ai dati forniti da Confartigianato nazionale sembrerebbe il contrario.
Secondo l’associazione, infatti, in Italia mancherebbero all’appello oltre 117mila operai specializzati.
Gli imprenditori sarebbero a caccia in particolare di diplomati in meccanica, meccatronica ed energia e con qualifiche legate all’innovazione tecnologica, elettronica ed elettrotecnica.
Un trend confermato anche a Piacenza, dove le aziende di medie dimensioni sono alla costante ricerca di personale qualificato, ma non sempre lo trovano. Confartigianato fa notare che tra le professioni più richieste e con maggiori difficoltà di reperimento vi sarebbero gli addetti all’installazione di macchine utensili, gli addetti alla gestione di macchinari a controllo numerico, operai metalmeccanici ed esperti in campo informatico.
Per ovviare a questa difficoltà la Safta di Piacenza (Gualapack Group), azienda leader nel settore degli imballaggi flessibili, ha deciso di cercare giovani da “formare” sul campo, investendo reciprocamente sul futuro. “Puntiamo su ragazzi giovani, desiderosi di imparare e con una formazione scolastica di natura tecnica”, ha spiegato Maria Grazia Torlaschi, responsabile delle risorse umane di Safta. “Occorrono da uno a tre anni per fare crescere professionalmente i nostri operai – aggiunge – ma è una scommessa vincente”
Leonardo Gazzola ha 24 anni e vive a Piacenza. Dopo tanti curricula inviati a molte aziende, ha trovato lavoro nell’azienda piacentina in via Arda ed è molto soddisfatto: “Quando esci da scuola non sei pratico del mondo del lavoro, Safta mi ha dato la possibilità di inserirmi e imparare un mestiere”.
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