In provincia 1.175 profughi, potranno fare lavori socialmente utili
10 Ottobre 2017 18:08
Sono 1.175 i richiedenti asilo presenti sul territorio piacentino: 1.154 profughi sono accolti nelle strutture private, mentre 21 in quelle del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).
Sono i dati, aggiornati a fine settembre, resi noti dalla Regione Emilia Romagna in occasione del rinnovo dell’Accordo tra la stessa Regione, il Forum del Terzo settore, i sindacati, le cooperative sociali e l’Anci. “Il protocollo – spiega la vicepresidente regionale e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini – riprende per la prima volta le indicazioni del decreto Minniti sull’immigrazione, in cui si incentivano i Comuni a organizzare attività di volontariato per i richiedenti protezione internazionale”.
I profughi potranno svolgere lavori di manutenzione degli edifici pubblici e delle scuole, pulire piazze, strade e giardini, dare una mano nell’assistenza di anziani e disabili. La precedente intesa, sottoscritta nel 2015, ha permesso di impiegare in attività di volontariato oltre mille persone in più di 1.500 interventi.
Oggi sono 14.510 i richiedenti o titolari di protezione internazionale o umanitaria accolti in Emilia Romagna. Di questi, 13.213 (pari all’8% del totale di 176.962 presenti sul territorio nazionale) sono accolti nei Centri di accoglienza straordinaria e negli Hub, e 1.297 nelle strutture del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).
Il maggior numero di richiedenti asilo è presente a Bologna: 2.435, dei quali 2.060 accolti nei Cas e Hube e 375 nelle strutture Sprar. Per numero di presenze, seguono Modena con 2.087 (1.912 Cas e Hub, 175 Sprar), Reggio Emilia 1.945 (1.870 Cas e Hub, 75 Sprar), Parma con 1.790 presenze (1.584 Cas e Hub, 206 Sprar) , Ravenna 1.482 (1.380 Cas e Hub, 102 Sprar), Ferrara con 1.349 profughi (1.189 Cas e Hub, 160 Sprar), Piacenza 1.175 (1.154 Cas e Hub, 21 Sprar), Forlì-Cesena 1.164 (1.083 Cas e Hub, 81 Sprar) e Rimini 1.083 (981 Cas e Hub, 102 Sprar).
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