Una vita passata nei campi, la storia dei fratelli Passerini di Case Manara
13 Ottobre 2017 05:30
Una vita insieme racchiusa in 220 pertiche coltivate a grano, erba medica e vite. A Casa Manara, frazione di Nibbiano, in Valtidone, i tre fratelli Passerini hanno trascorso un’esistenza fatta di sudore e fatica sempre a contatto con la natura.
Natale, Dario e Lucia, 230 anni in tre, non si sono mai sposati e hanno vissuto dalla nascita nella casa costruita dal nonno Anacleto a metà Ottocento. Dario, 83 anni appena compiuti, due sopracciglia bianche e foltissime, dal canto suo, ricorda le fatiche disumane di quando si faceva tutto a mano: “Quando eravamo giovani, in certi periodi dell’anno, davamo l’acqua alle viti con la pompa in spalla, zappavamo con la vanga per giorni interi”.
Il ritmo della giornata tipo è sempre lo stesso da sempre. Sveglia alle 6, nei campi fino a mezzogiorno; dopo uno spuntino veloce, il riposino per poi tornare a lavorare. I compiti sono ben divisi: i due uomini si occupano dei campi, la sorella degli animali (galline, tacchini, cani) e dei pasti.
Mai una vacanza, ogni tanto, nel poco tempo libero, si fa un giro sul mercato di Pianello e si va a caccia con i fedeli segugi.
Le soddisfazioni non mancano. Quest’anno la vendemmia è andata benissimo: “I grappoli erano enormi, i filari facevano fatica a reggerli. La siccità di quest’estate ha favorito il nostro terreno. Berremo un vino buonissimo” conclude, ridendo, Natale.
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