Incidenti stradali: vittime in calo. Venerdì la notte più pericolosa
27 Ottobre 2017 10:57
Calano gli incidenti stradali e il numero delle vittime sulle strade piacentine. Secondo i dati Istat i feriti sono passati da 1.451 nel 2015 a 1.426 nel 2016 con un calo dell’1,7%, le vittime sono state 28 nel 2015 e 21 l’anno successivo con una variazione del 25% mentre gli incidenti sono calati del 6,6% passando da 1.058 a 988. A livello regionale, con riferimento ai comuni capoluogo, si rileva un andamento crescente a Ferrara e Forlì per l’indice di mortalità, a Piacenza, Modena e Ferrara per l’indice di lesività. La pericolosità rimane alta lungo l’asse della via Emilia.
Nel 2016 in Emilia Romagna, il maggior numero di incidenti (12.599, il 72,4% del totale) si è verificato sulle strade urbane. La maggior parte si consuma lungo un rettilineo (46,2%), sia sulle strade urbane (42,8%) sia su quelle extraurbane (55,1%). Incroci e rotatorie rappresentano i punti più a rischio. Gli incidenti si concentrano soprattutto nel periodo primaverile ed estivo in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza. Il 78,0% degli incidenti si verifica tra le 8 e le 20, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 5 e le 6 (6,0 morti ogni 100 incidenti) e tra l’una e le 2 della notte (5,8), con valori molto superiori alla media giornaliera (1,8). Ed è venerdì il giorno più pericoloso dove si registra il valore massimo della mortalità lungo i tratti di strada extraurbani. In questa sola notte si concentra il 20,2% degli incidenti notturni, il 29,6% delle vittime e il 20,5% dei feriti. In Emilia-Romagna il 64,2% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani.
La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli e la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale seguita dal tamponamento, dall’investimento di pedone e dalla fuoriuscita del veicolo. Guida distratta, mancato rispetto della precedenza o del semaforo e velocità troppo elevata sono le prime tre principali cause di incidenti.
Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per gli ultrasessantaquattrenni (10,4 per 100mila abitanti) e i 15-29enni (8,6 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 73,3% delle vittime e il 70,5% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 9,1% dei morti e il 20,5% dei feriti, i pedoni il 17,6% dei deceduti e il 9,0% dei feriti.
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