Anche su Piacenza la nube radioattiva di ottobre. Nessun pericolo salute

22 Novembre 2017 11:22

E’ passata anche sopra Piacenza, senza conseguenze per la popolazione, la nuvola di Rutenio-106 che nei primi giorni di ottobre ha sorvolato l’Italia. La notizia è balzata agli onori della cronaca internazionale solo oggi, ma ha interessato tutta l’Europa.

Il Rutenio-106 un elemento radioattivo solitamente utilizzato nella radioterapia e non presente in natura, le cui concentrazioni sono inspiegabilmente aumentate nell’atmosfera del Nord Italia, per alcuni giorni, a partire dalla fine di settembre. La comunicazione di Ispra, che ha riscontrato il fenomeno in Italia, ha fatto attivare le rilevazioni delle centraline locali; anche quelle di Arpae Piacenza, che ha allestito una postazione straordinaria nella propria sede ed effettuato misurazioni in quella di via Giordani.

 

“Quelle che sono state rilevate sono concentrazioni minime, circa 10 microbecquerel per metro cubo – ha spiega Roberto Sogni, responsabile del centro rilevamenti radioattività di Arpae Piacenza , non sono significative dal punto di vista radiologico ambientale e quindi non sono pericolose per la salute”.

Più pericolose, invece, le concentrazioni di polveri fini che  – complice il beltempo che da giorni staziona sulla pianura Padana – stanno risalendo verso valori preoccupanti: 62 e 61 microgrammi al metro cubo registrati rispettivamente lunedì 20 e martedì 21 novembre nella centralina di via Giordani. Di poco inferiori, ma pur sempre sui limiti massimi, i valori di parco Montecucco: 53 e 50 microgrammi rispettivamente nei due giorni di inizio settimana.

Numeri che hanno portato a 65 i superamenti della soglia da inizio anno, contro i 35 consentiti.

Sul fronte meteorologico non sono previste significative variazioni: l’area di alta pressione stazionerà sul nord Italia fino al week-end, garantendo giornate di bel tempo alternate a lieve nuvolosità e nebbie mattutine, senza precipitazioni.

Un probabile cambiamento è atteso per la settimana prossima, con l’arrivo di una ondata di freddo e un clima decisamente invernale.

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