Alluvione, volontari piacentini impegnati a Brescello e Lentigione
15 Dicembre 2017 13:22
“L’albero lo potete anche buttare, tanto per noi questo non sarà un bel Natale”. Edmondo ringrazia i volontari che lo stanno aiutando a sistemare la sua casa travolta dalla violenza del fiume in piena. Martedi 13 dicembre alle 6, lui e la moglie stavano preparando le bambine per andare a scuola quando il fiume Enza ha rotto gli argini e ha allagato l’abitazione. Tutta la famiglia è stata portata in salvo con l’elicottero dei vigili del fuoco. A Lentigione, piccola frazione di Brescello in provincia di Reggio Emilia, molte case sono finite sott’acqua e a dare una mano agli abitanti ci sono centinaia di volontari, una trentina sono partiti anche da Piacenza tra Coordinamento di Protezione civile, Ana, vigili del fuoco e Croce rossa. I volontari aiutano i residenti a portare oggetti e mobili fuori dalle abitazioni e a pulire i pavimenti e le strade dal fango. “E’ un disastro ma per fortuna siamo vivi, a quest’ora potremmo non essere qui” aggiungono due coniugi svegliati all’alba di martedì dal fruttivendolo che transitava nei paraggi e ha visto il fiume uscire dagli argini. “Ho fatto in tempo a svegliare mia moglie – racconta Sandro – e quando abbiamo aperto la porta, l’acqua ci ha travolti”. I volontari entrano nelle abitazioni con discrezione e gentilezza e poi con grande professionalità aiutano i proprietari. Un aiuto materiale ma anche morale. Il fango sbuca ovunque e per pulire pochi metri quadrati occorrono ore. “Quando entriamo nelle case la gente è disperata ma quando usciamo ci ringraziano perché abbiamo contribuito a dare una speranza” raccontano i volontari. Tra loro ci sono alcuni veterani delle emergenze, uno di loro spiega: “quello che è successo è un disastro ma abbiamo visto alluvioni molto peggiori di questa. Le calamità sono aumentate nel corso degli anni ma per fortuna sono cresciuti anche i volontari e i mezzi a disposizione”.
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