Associazione a delinquere, frode fiscale e riciclaggio internazionale per 75 milioni di euro: piacentino arrestato a Dubai
20 Dicembre 2017 12:38
La guardia di finanza di Monza, coordinata dalla Procura della Repubblica brianzola, ha concluso un’articolata indagine (l’operazione “Hidden Accounts”), durata oltre 2 anni, nei confronti di un’organizzazione criminale, operante su scala internazionale nel settore delle sponsorizzazioni sportive di gare automobilistiche (tra cui anche la Formula 1), dedita al riciclaggio dei proventi di frode fiscale. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione a delinquere, frode fiscale e riciclaggio internazionale per 75 milioni di euro: 82 indagati e 5 arrestati, tra cui un piacentino residente da anni a Dubai.
I Finanzieri di Monza hanno scoperto su tutto il territorio nazionale 85 imprese che, negli anni tra il 2007 e il 2014, si sono avvalse dei servizi illeciti forniti dal gruppo criminale, sottoscrivendo contratti di sponsorizzazione con società di diritto inglese, tutte prive di reale consistenza economica ed aventi la sola funzione di permettere ai soggetti economici italiani l’evasione delle imposte sui redditi, l’esportazione di capitali all’estero e la creazione di fondi neri.
Le indagini hanno chiarito come il meccanismo di frode – con carattere transnazionale – sia stato negli anni perpetrato attraverso la costituzione e l’utilizzo di una serie di società offshore (con sede a Panama, nelle isole Marshall e a Dubai), anch’esse, come quelle inglesi, “scatole vuote” beneficiarie dei trasferimenti di denaro dai conti inglesi al solo scopo di far perdere le tracce dei capitali immessi nel circuito fraudolento. La gestione delle società estere avveniva tramite fiduciarie svizzere riconducibili ai membri dell’organizzazione criminale.
Le Fiamme Gialle hanno arrestato, nel dicembre 2016, un cittadino svizzero e due italiani, di cui uno residente a Londra. Gli altri due indagati, in un primo momento sfuggiti alla cattura poiché all’estero, sono stati fermati successivamente: un cittadino svizzero intercettato lo scorso agosto mentre raggiungeva una sua casa di villeggiatura in provincia di Sondrio, mentre l’ultimo, un piacentino residente a Dubai, è stato arrestato ad ottobre scorso negli Emirati Arabi in esecuzione di un mandato di cattura internazionale.
Il Gip di Monza ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dei beni riconducibili ai membri dell’associazione criminale per un valore di circa 10 milioni di euro, eseguito dai Finanzieri su disponibilità finanziarie, immobili di pregio ed autovetture di lusso.
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