Maxi perquisizione dei carabinieri, sequestrate armi. Un arresto
23 Gennaio 2018 17:34
All’alba di questa mattina, martedì 23 gennaio, gli uomini del Nucleo Investigativo del comando dei carabinieri di Piacenza sono stati impegnati in un’ampia operazione di contrasto alla ‘ndrangheta emiliana, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna. I carabinieri di Piacenza hanno perquisito abitazioni nelle province di Cremona, Reggio Emilia e Crotone. “L’attività discende direttamente dalle dichiarazioni rese nel processo Aemilia” fa sapere il comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza, colonnello Corrado Scattaretico. Stamattina a Modena è stato fermato dai carabinieri un 39enne considerato il nuovo presunto reggente della ‘ndrangheta emiliana.
L’operazione dei militari piacentini ha portato a un arresto e due denunce, oltre al sequestro di due pistole, una penna pistola, numerose munizioni e ventidue grammi di hashish. La persona finita in manette è un operaio 27enne residente a Sesto ed Uniti in provincia di Cremona, la cui famiglia è originaria di Cutro in Calabria. Nel sottotetto della sua abitazione i carabinieri hanno trovato una pistola, la penna pistola e munizioni, il tutto detenuto illegalmente. In un’abitazione di Crotta d’Adda, sempre in provincia di Cremona, è stata trovata un’altra pistola con munizioni e un agricoltore 46enne è stato denunciato per la detenzione illegale; la sua compagna, una 47enne è stata invece denunciata per il possesso di 22 grammi di hashsish. Tutti erano incensurati.
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