#StopCiboFalso, prosegue la mobilitazione. Venerdì la raccolta firme
11 Aprile 2018 11:03
Prosegue anche nel Piacentino la mobilitazione #StopCiboFalso. Durante la mattinata di venerdì 13 aprile – nel corso del mercato di Campagna Amica che si svolge ogni lunedì e venerdì – verrà organizzata la raccolta firme per chiedere all’Unione Europea di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti.
“Si tratta – ricorda il presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti – dell’iniziativa rivolta al presidente del Parlamento Europeo che viene promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica con l’obiettivo di contrastare le imitazioni e i prodotti spacciati per italiani che tali non sono e che ogni anno sottraggono risorse e posti di lavoro, danneggiando la nostra economia”.
La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari tipici dell’Emilia Romagna, secondo Coldiretti, costano alla Regione circa trentamila posti di lavoro e il fatturato del falso made in Emilia Romagna, solo nell’agroalimentare, ha superato gli 8 miliardi di euro (60 miliardi per l’agroalimentare nazionale); la lotta al cibo “fake” nel piatto rappresenta quindi un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e per generare occupazione.
Secondo Coldiretti i consumatori esteri vengono attirati dall’immagine di italianità associata a questo tipo di prodotti, fornendo così alle aziende produttrici un vantaggio competitivo perché abbinano indebitamente ai propri prodotti l’immagine del made in Italy apprezzata dai consumatori stranieri, nonostante il prodotto che essi acquistano non abbia alcun legame con il sistema produttivo italiano, e facendo quindi concorrenza sleale nei confronti dei produttori nazionali impegnati a garantire standard elevati di qualità.
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