Droga da Milano alle campagne piacentine: fruttava 10mila euro a settimana il traffico stroncato dai carabinieri
19 Aprile 2018 13:52
Fruttava fino a 10mila euro a settimana il giro di spaccio stroncato dai carabinieri di Piacenza con il blitz di lunedì scorso all’alba, nel quale sono state arrestate 12 persone. I militari e la Procura hanno reso noti i dettagli dell’operazione, che aveva avuto molto clamore in città visto il numero di uomini impiegati e l’utilizzo di un elicottero che aveva sorvolato a bassa quota Piacenza.
I reati contestati a vario titolo al sodalizio criminale, guidato da un marocchino morto nel marzo scorso in un incidente stradale sono “detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio continuato e in concorso nella città di Piacenza e in altri comuni della provincia, con particolare riferimento a Castel San Giovanni e Sarmato”, nonché “rapina in concorso” e “furto aggravato”.
L’indagine, condotta dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Piacenza a partire dal mese di Aprile 2017, ha consentito di individuare i principali canali di approvvigionamento della droga destinata alla vendita nelle aree golenali del fiume Po e al tempo stesso di identificare alcuni soggetti marocchini, stabilmente dimoranti nell’hinterland milanese, che avevano avviato l’attività di spaccio di cocaina, eroina e hashish. Sono inoltre state documentate oltre 1.200 cessioni di droga che hanno coinvolto alcune centinaia di assuntori e, al tempo stesso, sono stati scoperti gli autori di una rapina a mano armata ai danni degli spacciatori.
“Il boss – hanno spiegato gli inquirenti – aveva organizzato un gruppo ben strutturato, nel quale tre marocchini provenienti dall’area milanese, che usufruivano del supporto logistico garantito da un cittadino pavese, vendevano lo stupefacente all’ingrosso rifornendo tre spacciatori di Piacenza.
Nel complesso, durante l’attività investigativa, è stato documentato un traffico di oltre 2 chili tra cocaina, eroina e in parte minore hashish, di cui una parte sequestrata durante i riscontri, che hanno anche consentito di procedere ad alcuni arresti in flagranza. I proventi del traffico che è stato disarticolato superavano i 10mila euro a settimana”.
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