“Caorso non potrà ospitare il deposito per le scorie nucleari”: Gazzolo scrive al ministro Di Maio
21 Giugno 2018 16:23
“Il futuro deposito nazionale per le scorie nucleari non potrà essere realizzato a Caorso“. Lo ha detto in maniera chiara e ufficiale l’assessore regionale all’Ambiente e presidente del tavolo per la trasparenza, Paola Gazzolo. La quale annuncia anche di aver chiesto un incontro al ministro e vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, “invitandolo fin da ora a partecipare ai lavori del tavolo per la trasparenza”che si occupa della dismissione della ex centrale nucleare di Caorso”.
E’ di ieri la notizia del primo trasporto di 168 fusti contenenti resine e fanghi radioattivi dalla centrale nucleare di Caorso verso l’impianto di trattamento e condizionamento di Bohunice, in Slovacchia.
Nella lettera al ministro Di Maio, l’assessore Gazzolo ricorda i cinque progetti del piano globale di disattivazione relativi al trattamento e condizionamento dei rifiuti radioattivi; agli interventi di adeguamento sui depositi, nell’edificio reattore e negli edifici collegati; fino alla bonifica, monitoraggio e rilascio del sito, chiedendo “quali siano le intenzioni del Governo circa la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) a ospitare il nuovo deposito dei rifiuti radioattivi. La dismissione dell’ex centrale di Caorso, con la restituzione del sito, in tempi rapidi e senza vincoli radiologici, rappresenta la più grande e complessa opera di messa in sicurezza di un sito nucleare sia a livello nazionale che internazionale e arricchirebbe il nostro Paese di nuove competenze professionali, tecnologiche e scientifiche. Per raggiungere questo obiettivo occorre procedere verso la realizzazione del deposito nazionale che in nessun modo può essere previsto a Caorso, date le caratteristiche geologiche del sito, e la vicinanza del fiume Po, che lo rendono non adatto ad ospitare una infrastruttura che necessariamente deve essere situata in un luogo in grado di garantirne la totale sicurezza”.
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