Furti in aziende e case della Valtrebbia, sul telefono catalogo della refurtiva: arrestato, patteggia e torna libero

23 Agosto 2018 12:11

Aveva commesso così tanti furti ai danni di aziende e di privati cittadini, che sul telefono cellulare teneva addirittura una sorta di catalogo con la merce da far visionare a eventuali acquirenti.
Ma gli ultimi due colpi sono stati “fatali” per un 30enne romeno residente a Travo, arrestato grazie alla positiva collaborazione tra carabinieri e polizia.

Tutto è partito nella notte tra il 21 e il 22 agosto, quando ai militari di Bobbio è arrivata la segnalazione di allarme di un lavaggio auto nelle vicinanze di Pieve Dugliara.
I carabinieri di Rivergaro, giunti sul posto, hanno scoperto che erano stati asportati cambiamonete e gettoniera.
Pochi minuti dopo, però, è scattato l’allarme anti-intrusione in una cava vicina, nel comune di Gossolengo. Arrivati nei paraggi, hanno notato un’auto viaggiare a fari spenti, l’hanno seguita con discrezione fino a quando è partito un vero e proprio inseguimento, terminato a Piacenza, con la vettura sospetta intercettata a piazzale Libertà dalla polizia.
Alla guida, un romeno di 30 anni con una serie di precedenti: addosso aveva le monetine del lavaggio auto (circa 400 euro, più numerosi gettoni dell’esercizio commerciale) e nell’abitacolo oggetti da scasso.

In casa, le forze dell’ordine gli hanno trovato numerosi utensili da lavoro (per un valore superiore ai 15mila euro), bottino di almeno una decina di colpi avvenuti ai danni di aziende e abitazioni, in particolare nella zona della Valtrebbia. Materiale che è già stato restituito ai legittimi proprietari.

Lo straniero, che a quanto pare agiva sempre da solo, è stato arrestato per ricettazione e furto aggravato e in tribunale ha patteggiato 1 anno e sei mesi di reclusione. Grazie al beneficio della condizionale è tornato in libertà.

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