Infezione da West Nile virus, primo caso nel piacentino. Anziana ricoverata in condizioni serie
25 Agosto 2018 11:06
Primo caso di infezione da virus West Nile nel piacentino per il 2018. Ad essere stata contagiata è una anziana di 78 anni, attualmente ricoverata presso l’ospedale di Piacenza. Le sue condizioni sarebbero serie, ma in lieve miglioramento.
L’azienda Usl sta procedendo con le verifiche del caso per determinare con precisione il luogo del contagio: la donna, infatti, avrebbe trascorso un lungo periodo di vacanza lontano da casa.
Il contagio avviene per puntura di zanzara comune, che di solito punge dalle ore pre serali fino alla notte. Non esistendo un vaccino per il West Nile virus, le raccomandazioni fornite dall’azienda sanitaria sono relative alla prevenzione: tenere svuotati i sottovasi e i piccoli punti di raccolta acqua, come fontane e piccole piscine, ed eventualmente utilizzare larvicidi. Le disposizioni per le pubbliche amministrazioni comunali, inoltre, prevedono l’irroramento con prodotti larvicidi ogni 15 giorni, e interventi preventivi nel caso di manifestazioni pubbliche all’aperto con più di 200 persone.
Secondo l’ultimo bollettino regionale del 14 agosto scorso, nella provincia di Piacenza sono state registrate quattro trappole di zanzare positive alla presenza del virus, mentre nessun uccello selvatico o equide è risultato infetto. Una situazione che non desta preoccupazione, soprattutto se confrontata con le restanti province regionali dove i casi di positività, anche su esseri umani, sono in crescendo procedendo verso la Romagna.
Il periodo di incubazione del virus è variabile e può arrivare fino a tre settimane dal giorno della puntura della zanzara. I sintomi vanno da febbre e mal di testa a nausea e vomito, fino a sfoghi cutanei e ingrossamento dei linfonodi. Possono variare in funzione dell’età e delle condizioni di salute della persona infettata, soprattutto nel caso di anziani o debilitazioni.
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