Derivati del pomodoro, scatta l’etichettatura di origine e trasformazione
27 Agosto 2018 16:50
Piacenza, con quasi 10mila ettari, è la prima provincia del Nord Italia per superficie coltivata a pomodoro da industria. Il dato arriva da Coldiretti Piacenza, che annuncia la scadenza del termine di 120 giorni previsto per l’entrata in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 26 febbraio 2018, della etichettatura obbligatoria prevista da decreto ministeriale sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.
“I prodotti Made in Italy ottenuti con pomodori coltivati e trasformati in Italia – spiega Coldiretti Piacenza – saranno quindi finalmente riconoscibili sugli scaffali dalla dicitura “Origine del pomodoro: Italia” e dovranno indicare sia il Paese di coltivazione, che quello di trasformazione”.
Si tratta di una misura di trasparenza attesa dai produttori dopo che nel 2018 – rileva Coldiretti – sono arrivati dall’estero il 15% di derivati di pomodoro in più rispetto allo scorso anno, corrispondenti a una invasione straniera di ben 86mila tonnellate provenienti nell’ordine da Stati Uniti, Spagna e Cina.
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