Incinta e in cerca di lavoro, il fidanzato albanese la spedisce in strada. Cinque persone indagate
10 Settembre 2018 00:05
Una giovanissima ragazza albanese arrivata a Piacenza in stato interessante in cerca di lavoro è stata avviata alla prostituzione nonostante fosse incinta, dal suo fidanzato, un quarantenne albanese, spalleggiato da una connazionale. Non appena la giovane ha partorito sarebbe stata subito rispedita sulla strada e le sarebbe stato consentito di vedere la neonata a fronte di guadagni di almeno 200 euro a notte.
In tutta questa vicenda, coinvolti anche un cremonese e un milanese che hanno riconosciuto come propri, i figli della giovane albanese e dell’altra donna che avrebbe aiutato il quarantenne. Così i due bambini pur non essendo nati nel nostro paese da padri italiani hanno subito ottenuto la cittadinanza italiana. Ci ha pensato il nucleo di polizia giudiziaria della polizia locale a far luce sulla vicenda. Cinque le persone nel registro degli indagati. I due italiani: un cremonese di 63 anni che ha riconosciuto la neonata della giovane albanese e un milanese di 48 anni, che ha riconosciuto il bambino dell’altra donna albanese coinvolta nella vicenda. I due sono stati indagati per false attestazioni in concorso. Iscritti nel registro degli indagati anche il fidanzato (e vero padre) della giovane albanese e l’amica dell’uomo, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nei confronti della ragazza albanese che a sua volta è stata indagata per false attestazioni.
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