Da Ottone ai giardini Margherita, dai platani ai cedri: sono gli alberi monumentali. Il più alto è 30 metri
21 Settembre 2018 17:30
Quello più alto misura 30 metri, è un platano comune e domina piazza San Francesco a Bobbio, mentre quello con la circonferenza più estesa, 6 metri e 80, è un castagno che affonda le radici in un prato a Ottone.
Sono due dei sette alberi monumentali nel piacentino, iscritti nel primo elenco ufficiale degli Alberi monumentali d’Italia, approvato di recente dal ministero delle Politiche agricole, alimentari forestali e del Turismo. Una lista che comprende esemplari ai quali è riconosciuto un particolare valore culturale e storico, oltre all’aspetto strettamente scientifico o ambientale. Piante che per le loro caratteristiche uniche godono di una particolare tutela da parte della legislazione nazionale e regionale.
Gli altri 5 sono sparsi per la provincia: a Montechiaro di Rivergaro, dove svetta una rovere da 27 metri di altezza e 4 metri e 20 di circonferenza; due nel territorio di San Giorgio – a Ronco e a Montanaro – dove un cedro dell’Himalaya e un platano comune, rispettivamente da 5 metri e 70 e 5,45 di girovita, fanno bella mostra di se in due palazzi signorili.
E poi ancora nel comune di Bobbio, per la precisione a Stavello di Santa Maria, con una roverella da 22 metri e 4,20 di circonferenza.
E infine l’ultimo albero monumentale nostrano è nel cuore di Piacenza, nei giardini Margherita, dove il noto cedro del libano raggiunge i 24 metri di quota con una circonferenza di 4 metri e 70 centimetri.
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