Congresso europeo di Medicina intensiva: Piacenza sale in cattedra con due interventi
20 Ottobre 2018 05:00
L’equipe di Medicina interna subintensiva dell’ospedale di Piacenza sale in cattedra in Europa. Il dottor Elio Antonucci sarà infatti protagonista di alcune relazioni prestigiose al 31 esimo congresso annuale della “European Society of Intensive Care Medicine” in programma a Parigi da oggi, sabato 20 ottobre, e fino al 24. Si tratta di una platea di rilevanza mondiale, con oltre 6mila iscritti da tutti i continenti.
“Avevamo già portato il frutto del nostro lavoro – spiega il professionista piacentino – nella precedente edizione a Vienna. Questa volta ci è stato chiesto un raddoppio di impegno, per la partecipazione a due relazioni e altrettanti interventi per l’illustrazione di poster. Queste opportunità, che ci riempiono di orgoglio, sono il frutto di alcune ricerche pubblicate su riviste internazionali”.
Gli argomenti affrontati dall’equipe del Guglielmo da Saliceto sono piuttosto tecnici e nascono dall’esperienza quotidiana di assistenza ai malati piacentini.
La prima relazione che vedrà il dottor Antonucci come speaker riguarda i nuovi vasopressori i (farmaci per far aumentare la pressione arteriosa) alternativi alla noradrenalina da utilizzare in caso di shock settico. Il secondo intervento esaminerà ancora più nello specifico l’argomento, passando in rassegna tutte le recenti evidenze scientifiche a favore e contro l’utilizzo sperimentale di uno di essi, l’angiotensina 2. Per quanto riguarda invece i due abstract che saranno presentati a Parigi, i dati sono stati raccolti con l’aiuto di alcuni specializzandi dell’Università di Parma che hanno completato la loro formazione nel nostro reparto di Medicina interna subintensiva. Il primo riguarda le nuove metodiche di ventilazione non invasiva nell’insufficienza respiratoria moderata dovuta a polmonite, mentre il secondo analizza gli esiti fino a un anno dei casi di pazienti ventilati e tracheotomizzati, verificandone i tassi di mortalità e ritorno in ospedale.
“Questi risultati – mette in evidenza Sergio Orlando, direttore del dipartimento di Medicina dell’Ausl di Piacenza – sono una grande testimonianza di capacità di ricerca e di modernità assoluta. Il dottor Antonucci porta veramente in alto il nome del nostro ospedale e di questo dobbiamo andare fieri come comunità piacentina”.
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