Assessori fuori dalla giunta, lunedì prossimo i nomi dei sostituti. Minoranza critica

22 Ottobre 2018 19:05

Reazioni politiche a catena oggi pomeriggio, 22 ottobre, in consiglio comunale alla luce delle ultime dimissioni arrivate sul tavolo del sindaco Patrizia Barbieri, quelle di Filiberto Putzu. A poco meno di un anno e mezzo dall’insediamento si sta sgretolando la giunta comunale. Tre assessori in pochi giorni sono usciti di scena. Prima è toccato a Massimo Polledri in quota Lega, assessore alla cultura, “liquidato” dal sindaco per un comportamento ritenuto eccessivamente personalistico. Poi è stata la volta di Paolo Garetti, Movimento Civico, assessore ai lavori pubblici che ha rassegnato la proprie dimissioni venerdì scorso motivandole con un “rapporto fiduciario venuto meno”. Stamattina ha deciso di abbandonare la squadra anche Putzu, Forza Italia. L’assessore agli eventi e al demanio e patrimonio, ha inviato una nota ufficiale rivolta in prima persona alla Barbieri confermandole la fiducia ma facendo un passo indietro.

La Barbieri ha annunciato che le dimissioni di entrambi gli assessori saranno all’ordine del giorno del consiglio di lunedì prossimo, occasione in cui saranno svelati i nomi dei sostituti. Indiscrezioni parlano di Jonathan Papamarenghi in sostituzione di Putzu, Gian Paolo Ultori per Garetti e Stefano Cavalli per Polledri ma nulla è ufficiale. Lo stesso Cavalli non conferma e lascia mandato al partito: “Tutti gli 8 consiglieri possono ricoprire il ruolo, saranno i vertici e il sindaco a decidere. Dobbiamo fare squadra”. Anche il resto della maggioranza fa quadrato attorno alla Barbieri. Sergio Pecorara di Forza Italia spiega: “Gli elettori hanno scelto la Barbieri e spetta a lei la decisione su chi inserire in squadra”. Antonio Levoni di Liberali Piacentini: “Abbiamo fiducia nel sindaco, lei ha pieno potere nella nomina dei suoi assessori”.

Particolarmente critica la minoranza a partire da Stefano Cugini del Pd (a sua volta conseguenza di un rimpasto nella precedente giunta Dosi): “Devono cominciare a lavorare sul serio perché ancora non si sa in cosa si sia caratterizzata questa giunta a parte i dissuasori sulle panchine dei Giardini Margherita. Andre Pugni del Movimento 5 stelle rincara la dose: “Ci avevano detto che c’era compattezza ma non era vero, è stato sbagliato tutto dall’inizio”. Massimo Trespidi di Liberi: “I piacentini hanno eletto un sindaco e non i partiti”.

 

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