Mercatino di Natale: Comune boccia la proposta degli ambulanti di condividere piazza Cavalli con le nuove casette
04 Dicembre 2018 19:15
Il Comune mantiene la propria posizione e “boccia” la proposta avanzata dai 16 ambulanti del Mercatino di Natale “sfrattati” da piazza Cavalli. L’Amministrazione comunale, tramite una nota fa sapere che anche l’ultima proposta avanzata dall’avvocato Umberto Fantigrossi, che rappresenta gli ambulanti in questione, non può essere accolta. L’idea era quella di condividere la piazza con gli altri 15 nuovi ambulanti ma il comune ha detto no per “motivi di sicurezza”. “La proposta – si legge nel comunicato- prevede infatti la contemporanea presenza delle manifestazioni già avviate con successo e delle casette espositive e di gioco per bambini, con tutti i posteggi dell’abrogata Fiera di Natale. E’ evidente – sostiene l’Amministrazione – che tale soluzione non consentirebbe nemmeno il regolare flusso delle persone, particolarmente intenso nei giorni di Natale, pregiudicando i minimi requisiti di sicurezza che devono essere garantiti e che sono, per la vigente amministrazione, interessi primari che non possono essere disattesi a fronte di istanze e interessi di terzi”.
A questo proposito, la nota dell’Amministrazione comunale prosegue sostenendo che “la sicurezza delle famiglie deve essere oggetto di cautela e di prevenzione che verrebbero meno in caso di affollamento eccessivo. In ogni caso si conferma la disponibilità del Comune allo spazio sul Pubblico Passeggio, già individuato e proposto con nota del 29 novembre scorso, area normalmente destinata alle fiere della città quali la Festa del Patrono (Sant’Antonino) e il Mercato Europeo e che, peraltro, in questo periodo, già ospita la pista di pattinaggio sul ghiaccio, con aree di somministrazione adiacenti”.
In alternativa l’Amministrazione comunale riconferma la possibilità di posizionare le bancarelle in piazza Cavalli sotto i portici di palazzo Gotico e piazzetta Pescheria o in piazza Plebiscito”.
Gli ambulanti, tramite il portavoce Philippe Allen, hanno fatto sapere che probabilmente chiederanno nuovamente l’intervento del Consiglio di Stato.
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