Pessimo Natale per quaranta lavoratori: la Sima&Tectubi di Podenzano chiude i battenti
05 Dicembre 2018 11:00
Una crisi che sembrava tamponata ma non è stato così. L’emorragia è andata avanti inesorabile e alla fine è arrivata la resa. Anche un’azienda storica come la Sima&Tectubi di Podenzano che mise la firma nel 2008 al ponte ferroviario più lungo d’Italia tra Bologna e il Brennero si è dovuta arrendere.
E la notizia arriva propria in prossimità delle feste natalizie: la società è stata messa in liquidazione. Un duro colpo per i 40 lavoratori, metalmeccanici, elettrostrumentali, montatori, saldatori che saranno licenziati. Persone tra i 40 e i 50 anni, in maggioranza piacentini. Giovani per andare in pensione ma troppo “vecchi” e fedeli all’azienda del gruppo Malacalza (i titolari sono Davide e Mattia) per trovare velocemente un’alternativa.
“Quello che sembrava un brutto sogno è diventato realtà”: hanno commentato i dipendenti affranti. Avevano sperano fino all’ultimo che si potesse andare avanti ma dopo un vertice in Confindustria e un’assemblea sindacale è stata posta la parola fine su una lunga storia. “Teniamo la testa alta. Siamo persone civili, anche se questa è una botta. Siamo quaranta anime e non ci sembra vero sia precipitato tutto così”– hanno proseguito i dipendenti. “Qualcuno di noi ha due figli, altri tre. Tutti abbiamo famiglia”.
Le categorie sindacali dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil stanno lavorando, per cercare ulteriori aiuti.
Il gruppo Malacalza era approdato nel Piacentino nel 1999, quando era stata rilevata un’azienda in crisi che la famiglia originaria di Bobbio e residente nel Genovese aveva rilanciato e diversificato.
Ieri pomeriggio, 4 dicembre, è stato ufficialmente nominato il liquidatore Stefano Dagnino. “L’azienda era in perdita da anni, ma i Malacalza hanno sempre cercato di ripianare il debito, fino alla decisione obbligata finale”.
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